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Bonus elettrodomestici 2022: che cos’è e come richiederlo

Bonus elettrodomestici 2022: che cos’è e come richiederlo

Quareco2022-04-06T11:09:29+02:00

È stato confermato anche per il 2022 il bonus elettrodomestici, un’agevolazione che offre la possibilità di usufruire di una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, come cucine, forni, lavastoviglie e frigoriferi.

Per ottenere lo sgravio fiscale gli elettrodomestici devono essere nuovi e di classe energetica A+ o superiore (A per i forni). Per gli acquisti effettuati nel 2020 è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2019.

Quando si può ottenere il bonus elettrodomestici?

Per beneficiare dell’agevolazione del bonus mobili ed elettrodomestici è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, ad ogni modo i lavori possono essere stati effettuati anche nel 2019.

La detrazione è valida anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dall’immobile ristrutturato. Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio guardiole, appartamento del portiere o lavatoi) i condomini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus elettrodomestici non è concesso, invece, se si acquistano beni per arredare il proprio immobile.

ATTENZIONE

Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Quali sono gli Interventi edilizi necessari per ottenere il bonus elettrodomestici?

Per la detrazione sono necessari i seguenti interventi edilizi:

  • Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti.
  • I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus.
  • Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile.
  • Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Esempi di lavori su appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus

Manutenzione straordinaria

  • Installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • Realizzazione dei servizi igienici
  • Sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • Rifacimento di scale e rampe
  • Realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate
  • Costruzione di scale interne
  • Sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare Ristrutturazione edilizia
  • Modifica della facciata
  • Realizzazione di una mansarda o di un balcone
  • Trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
  • Apertura di nuove porte e finestre
  • Costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti Restauro e risanamento conservativo
  • Adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
  • Ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio

Manutenzione ordinaria

  • Tinteggiatura di pareti e soffitti 
  • Sostituzione di pavimenti 
  • Sostituzione di infissi esterni 
  • Rifacimento di intonaci
  • Sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni 
  • Riparazione o sostituzione di cancelli o portoni 
  • Riparazione delle grondaie 
  • Riparazione delle mura di cinta

Il limite massimo per la detrazione Irpef è il 50%

La detrazione spetta per l’acquisto di:

Mobili nuovi
Elettrodomestici nuovi
Mobili nuovi

Per esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo

Elettrodomestici nuovi

Di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

L’importo detraibile

Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.

Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di ristrutturazione è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus.

Per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati nel 2020 e riferiti a lavori realizzati nel 2019, o iniziati nel 2019 e proseguiti nel 2020, la detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a 10.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2019 per le quali si è già fruito dell’agevolazione.

Allo stesso modo, per gli acquisti del 2022, riferiti a lavori realizzati nel 2020, o iniziati nel 2020 e proseguiti nel 2022, la detrazione va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro, al netto delle spese sostenute nel 2020 per le quali si è fruito del bonus.

Il limite dei 16.000 euro (10.000 euro per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2020) riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

Chi può richiedere il bonus elettrodomestici?

Le agevolazioni fiscali del bonus mobili ed elettrodomestici sono accessibili a tutti i contribuenti, residenti in Italia o all’estero, purché rientrino nell’imposta fiscale sul reddito per le persone fisiche. 

La detrazione Irpef al 50%, con la detrazione fino a 16 mila euro, è disponibile per i seguenti soggetti:

  • proprietari degli immobili
  • titolari di contratti per la nuda proprietà
  • affittuari
  • usufruttuari
  • titolari di contratti per il comodato d’uso dell’immobile
  • soci di cooperative
  • società semplici
  • imprese familiari e imprenditori individuali (immobili non per uso strumentale)
  • coniugi del proprietario
  • parenti fino al 3° grado con il proprietario se conviventi
  • affini fino al 2° grado con il proprietario se conviventi

Pagamento con bonifico

Per usufruire della detrazione è necessario che i pagamenti siano effettuati con bonifico bancario o postale (anche on-line), da cui risultino:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento

Pagamento con carte di credito o carte di debito

La data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.

I documenti da conservare:

  1. ricevuta del bonifico
  2. ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)
  3. documentazione di addebito sul conto corrente
  4. fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti

Iva agevolata 10 % previsto dal regime stabilito

Sulle prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, realizzati su immobili residenziali, è previsto un regime agevolato, che consiste nell’applicazione dell’Iva ridotta al 10%.

Le cessioni di beni restano assoggettate all’aliquota Iva ridotta, invece, solo se la relativa fornitura è posta in essere nell’ambito del contratto di appalto.

Tuttavia, quando l’appaltatore fornisce beni di valore significativo, l’aliquota ridotta si applica ai predetti beni soltanto fino a concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi.

Tale limite di valore deve essere individuato sottraendo dall’importo complessivo della prestazione, rappresentato dall’intero corrispettivo dovuto dal committente, il valore dei beni significativi.

I beni significativi sono stati espressamente individuati dal decreto 29 dicembre 1999.

Si tratta di:

  1. ascensori e montacarichi
  2. infissi esterni e interni
  3. caldaie
  4. video citofoni
  5. apparecchiature di condizionamento e riciclo dell’aria
  6. sanitari e rubinetteria da bagni
  7. impianti di sicurezza

Su questi beni significativi, quindi, l’aliquota agevolata del 10% si applica solo sulla differenza tra il valore complessivo della prestazione e quello dei beni stessi.

ESEMPIO

Costo totale dell’intervento 10.000 euro:

  1. a) 4.000 euro è il costo per la prestazione lavorativa
  2. b) 6.000 euro è il costo dei beni significativi (per esempio, rubinetteria e sanitari).

L’Iva al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi: 10.000 – 6.000 = 4.000. Sul valore residuo degli stessi beni (pari a 2.000 euro) l’Iva si applica nella misura ordinaria del 22%.

Non si può applicare l’Iva agevolata al 10%:

  • ai materiali o ai beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori
  • ai materiali o ai beni acquistati direttamente dal committente
  • alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi finalizzati al recupero edilizio
  • alle prestazioni di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori. In tal caso, la ditta subappaltatrice deve fatturare con l’aliquota Iva ordinaria del 22% alla ditta principale che, successivamente, fatturerà la prestazione al committente con l’Iva al 10%, se ricorrono i presupposti per farlo.

FAQ

Posso usufruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici se ho realizzato un intervento di riqualificazione energetica dell’edificio, per il quale è prevista la detrazione del 65%?

Gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65%, finalizzati al risparmio energetico (per esempio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.

Ho diritto alla detrazione se acquisto dei mobili all’estero, documentando la spesa con fattura e pagando con carta di credito o di debito?

Se si possiede la documentazione richiesta dalla legge e si eseguono i medesimi adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia, non esistono motivi ostativi ai fini della fruizione della detrazione.

Ho sostituito la caldaia, posso usufruire dell’agevolazione per l’acquisto di mobili?

Si, la sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”. E’ necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.

Le spese sostenute da un contribuente deceduto per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere portate in detrazione, per le quote non ancora fruite, dall’erede che conserva la detenzione materiale dell’immobile?

No, la norma non prevede il trasferimento agli eredi della detrazione non utilizzata in tutto o in parte.

Sui pagamenti di mobili ed elettrodomestici effettuati con bonifico bancario o postale è sempre prevista l’applicazione della ritenuta?

Premesso che è possibile pagare anche con carte di credito e di debito (bancomat), il bonifico non sarà soggetto a ritenuta se si utilizza un bonifico diverso da quello appositamente predisposto da banche e Poste per le spese di ristrutturazione edilizia (circ. Agenzia delle Entrate n. 7del 31 marzo 2016).

Ho acquistato un box pertinenziale, per il quale ho diritto alla detrazione Irpef del 50%. Posso richiedere anche il bonus mobili?

Tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono di avere la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.

Se per un acquisto effettuato con carta di credito è stato rilasciato uno scontrino che non riporta il codice fiscale dell’acquirente, può quest’ultimo usufruire lo stesso del bonus mobili?

Ai fini della detrazione, lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente e indica natura, qualità e quantità dei beni acquistati, equivale alla fattura. Se manca il codice fiscale, la detrazione è comunque ammessa se in esso è indicata natura, qualità e quantità dei beni acquistati e se esso è riconducibile al contribuente titolare della carta in base alla corrispondenza con i dati del pagamento (esercente, importo, data e ora).

È previsto un lasso temporale dalla fine dei lavori di ristrutturazione entro il quale devono essere acquistati i mobili e gli elettrodomestici?

La data entro cui si possono acquistare i beni agevolati è stata spostata al
31 dicembre 2021. La legge non prevede alcun vincolo temporale nella
consequenzialità tra l’esecuzione dei lavori e l’acquisto dei beni. Per gli
acquisti effettuati nel 2020, tuttavia, spetta solo in riferimento a interventi di recupero del
patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2019. Allo stesso modo, per quelli
effettuati nel 2021 occorre aver realizzato interventi di recupero del patrimonio edilizio
iniziati a partire dal 1° gennaio 2020.

Se con gli interventi di ristrutturazione edilizia si suddivide la vecchia abitazione in due piccoli appartamenti, è possibile considerare come limite di spesa massima l’importo di 20.000 euro (10.000 per appartamento)?

Nel caso di interventi di recupero edilizio che comportino l’accorpamento di
più unità abitative o la suddivisione in più immobili di un’unica unità
abitativa, per l’individuazione del limite di spesa per l’acquisto dei mobili e grandi
elettrodomestici, vanno considerate le unità immobiliari censite in catasto all’inizio degli
interventi edilizi e non quelle risultanti alla fine dei lavori.

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  • Consigli utili su come rendere moderna una cucina classicaConsigli utili su come rendere moderna una cucina classica by Quareco 21 Febbraio 2023 Rispetto a molti anni fa, oggi la cucina è uno di quegli ambienti di casa che più si ama mettere in mostra. Gli arredamenti di quest'area, infatti, non sono più pensati per essere solamente funzionali, ma anche per dare un effetto estetico particolare e creare uno stile ben definito. Molte persone stanno dando sempre maggiore peso alla ristrutturazione della cucina, trasformandola da classica a moderna, mettendosi in linea con i trend del momento. In questo articolo analizzeremo alcuni suggerimenti per mettere in atto tale trasformazione.Come dare nuova vita a una cucina classica e renderla modernaQuando si progetta una cucina è importante pianificare con cura il rapporto e l'equilibrio tra le dimensioni, le distanze e le funzioni. Questo aspetto consente di garantire all'ambiente un'alta efficienza minimizzando gli spostamenti. Infatti, chi vive una cucina cerca per prima cosa la funzionalità. Al fine di individuare il modo migliore per trasformare una cucina da classica a moderna, occorre seguire gli attuali trend di arredamento che consentono di rendere questo ambiente di casa più funzionale e al passo coi tempi.L'impostazione della cucina moderna: le tre zone principaliOgni cucina possiede tre zone principali, che sono: quella di conservazione, che include una piccola dispensa e il frigorifero, quella di lavaggio, ovvero il lavello, e quella di preparazione, che interessa il top, il piano cottura e i forni.Lo stile moderno prevede che queste tre aree vengano disposte in maniera triangolare. Il perimetro minimo di questa zona deve essere di quattro metri e non superare gli otto. Impostare in questo modo la cucina consente di muoversi in modo agevole e in totale comfort.La necessità di avere cucine più ampie e spazioseAl giorno d'oggi le persone dedicano più tempo alla preparazione di cibi e ricette sempre più complesse e creative. Uno degli aspetti che spinge verso questo atteggiamento è la voglia di condividere le proprie preparazioni sui social, ma influisce anche l'attenzione per la buona e sana alimentazione. Ecco perché si necessita di superfici più ampie e di maggiore spazio. Le cucine classiche avevano profondità ridotte (60 centimetri) rispetto a quelle moderne (70 centimetri). Questa differenza di 10 centimetri consente di ottenere un maggiore spazio all'interno dei mobili e permette di aggiungere ulteriori attrezzature, come un pannello porta utensili. Inoltre, questo spazio aggiuntivo permette l'inserimento di elementi di illuminazione che consentono di dare un tocco più funzionale ed estetico.La modernità della cucina a isolaTutti sognano di possedere una cucina a isola all'interno del proprio appartamento. Questo è uno di quegli elementi che facilita la trasformazione di una cucina classica in moderna. Sia l'isola che la penisola rappresentano degli elementi di modernità e si adattano alla perfezione agli ambienti open space.L'isola può essere sfruttata per inserire il lavello, magari un modello moderno come il lavello Quareco o un miscelatore Elleci con doccetta, e il piano cottura, optando, ad esempio, per il modello in vetro di Elleci. Un valido suggerimento è quello di utilizzare queste superfici come tavolo di colazione o per altri pasti con poche persone.Il ruolo degli elettrodomestici tecnologiciNella fase di trasformazione di una cucina da classica a moderna non si possono non rinnovare gli elettrodomestici, puntando su prodotti tecnologicamente avanzati e all'avanguardia, sia per il loro funzionamento che per i consumi.Si consiglia, infatti, di optare per elettrodomestici di classe A o superiore, come i forni da incasso Elleci. Ciò consente di usufruire di una maggiore efficienza e di ridurre i costi in bolletta. Altro elettrodomestico che consente di trasformare una cucina classica in moderna è, ad esempio, il forno a microonde da incasso Elleci.Per quanto riguarda il piano cottura per una cucina moderna, la soluzione ideale è rappresentata dal piano cottura a induzione di Elleci, considerato più performante per molti aspetti. (129)
  • Come abbinare cucina e pavimento? Combinazioni e contrastiCome abbinare cucina e pavimento? Combinazioni e contrasti by Quareco 21 Febbraio 2023 Quando arriva il momento di scegliere il colore della cucina, nascono decine di dubbi. Quello più complicato, sicuramente, riguarda l'abbinamento con il pavimento. Nonostante sembri difficile, non è una scelta così complessa. Basta solamente seguire alcune semplici regole. Vediamo, quindi, cosa fare per abbinare al meglio i colori di cucina e pavimento. Abbinare la cucina al pavimento di colore biancoQuando ci si trova di fronte al bianco, l'abbinamento tra cucina e pavimento è semplice. Infatti, ci si può sbizzarrire sia nei toni che nei contrasti, optando per tonalità accese che catturano l'attenzione, senza che si rischi di eccedere. Un bel contrasto è rappresentato dalla scelta di una cucina di colore scuro, ad esempio nero o grigio antracite, sul pavimento bianco. Questo tipo di superficie, infatti, dona molta luminosità all'ambiente e rende meno pesante il colore scuro della cucina. In questo caso, si può smorzare il colore scuro della cucina optando per un top in marmo bianco o effetto legno: un lavello Quareco nero a incasso è la scelta adatta per richiamare il contrasto tra cucina e pavimento. Se, invece, si vuole puntare su un'assenza di contrasto, è possibile virare verso una tonalità neutra della cucina. In questo caso, l'effetto finale sarà molto elegante, grazie al tono su tono. Per evitare un effetto finale troppo freddo, però, è possibile anche qui giocare con alcuni elementi della cucina. In questo caso, l'ideale è un top in pietra che garantisce un piano di lavoro con carattere. Abbinare la cucina al pavimento di colore beige o grigioOltre al bianco, i colori più comuni per il pavimento di una cucina sono il beige e il grigio. Nel caso del pavimento in beige, i contrasti con la cucina sono molto simili a quelli precedentemente esposti per il bianco. Infatti, trattandosi sempre di una tonalità neutra, si adattano a questo pavimento tutti i tipi di colore. Il tono su tono, in questo caso, permette di ottenere un risultato molto avvolgente che emana una luce morbida e consente di spingere maggiormente con i colori e le fantasie degli oggetti di arredo. Con il pavimento grigio, invece, si abbinano perfettamente le cucine di ogni stile, dal moderno al classico. Per quanto riguarda il colore, si può puntare sia su toni neutri che su colori accesi. L'unico abbinamento a cui occorre prestare particolare attenzione è quello realizzato con la cucina scura. In questi casi, infatti, si rischia di creare un ambiente eccessivamente poco luminoso e non accogliente. Questo tipo di abbinamento è sfruttabile solo in appartamenti dotati di ampie vetrate e pareti bianche. Con i pavimenti color grigio si abbinano alla perfezione le cucine in legno, che creano un ambiente in stile industriale. Per armonizzare il tutto è fondamentale scegliere con cura il colore del top, dello schienale e, soprattutto, l'inserimento di un lavello di impatto, come il Quareco incasso 1 vasca grigio.Abbinare la cucina al pavimento effetto legnoBisogna porre particolare attenzione all'abbinamento tra cucina e pavimento effetto legno. Il parquet, ad esempio, ha il potere di rendere l'ambiente invitante e caldo. Un abbinamento perfetto è quello con la cucina bianca o in un'altra tonalità neutra e delicata. Più complesso, invece, l'abbinamento tra un pavimento effetto legno e una cucina in legno. Infatti, accostare legni differenti è una delle decisioni più rischiose, che rischia di far dare un effetto finale in stile baita di montagna. Il consiglio, in questo caso, è quello di utilizzare il legno soltanto per il top e per pochi pensili, inserendo un elemento di contrasto come il lavello Quareco incasso 2 vasche color avena: questa è la scelta ideale per dare uno stacco piacevole con il pavimento. (113)
  • Abbinamento colori cucina: armonia tra mobili e elettrodomesticiAbbinamento colori cucina: armonia tra mobili e elettrodomestici by Quareco 27 Ottobre 2022 Mobili ed elettrodomestici difficilmente hanno la stessa durata. Capita molto spesso che un buon elettrodomestico duri più dei nostri pensili, o, al contrario, può accadere che per qualche incidente o cattiva manutenzione l’elettrodomestico duri meno.In quel caso la necessità di comprarne di nuovi si fa sentire e può essere anche una buona occasione per osare degli abbinamenti di colori diversi e dare alla propria cucina una vita totalmente nuova. Spesso, infatti, la luminosità e la percezione dello spazio sono determinate, o perlomeno fortemente influenzate, dai colori degli interni. Se si vuole avere l’impressione di una bella cucina, luminosa e spaziosa bisogna allora necessariamente soffermarsi un po’ sulla scelta dei colori per riuscire ad individuare i migliori per valorizzare il nostro ambiente.Mobili bianchiIn caso di mobili bianchi ci si può sbizzarrire nella scelta del colore dell’elettrodomestico.  Il bianco ha la fortuna di abbinarsi abbastanza bene con tutto ed essendo estremamente riflettente rende già da solo l’ambiente luminoso e spazioso.Se ad ogni modo preferite uno stile più raffinato, il consiglio è quello di puntare ad elettrodomestici in acciaio o neri, come ad esempio i lavelli elleci di colore nero.  Accettati anche elettrodomestici marroni, magari con effetto legno: possono dare all’ambiente un’aria delicata e piacevole, molto più classica.Sconsigliati gli elettrodomestici bianchi su mobili bianchi, il monocolore a lungo andare diventa alienante e stufa. Il piano cottura nero su sfondo bianco è la ciliegina sulla torta per dare al vostro ambiente un tocco chic. Mobili neriCome per il bianco, abbinare il nero al nero non solo può diventare alienante ma rischia di rendere l’ambiente tetro, scuro e quasi soffocante.  Puntare su elettrodomestici chiari, come il bianco o il crema, può dare il giusto tocco di eleganza e aiutare a definire meglio i contorni della cucina, dandogli così un pizzico di luce in più. Non male anche l’acciaio, con la sua superficie riflettente, mitiga bene il passaggio tra chiaro e scuro, ma cercate di puntare a un acciaio sempre dai toni più chiari. Mobili grigiIl grigio ha sia dei vantaggi che degli svantaggi e bisogna far attenzione negli abbinamenti, per evitare di svalutarlo invece che valorizzarlo. Con elettrodomestici neri darete all’ambiente un aspetto molto più elegante e raffinato, sensazione amplificata se deciderete di mescolare il nero e l’acciaio, come ad esempio scegliendo un piano cottura nero e un forno in acciaio inox. Assolutamente da evitare il bianco.  Il grigio è molto freddo già di per sé, abbinandolo a un colore chiaro ne verrà risaltata questa caratteristica, togliendo alla vostra cucina l’aspetto accogliente e piacevole che dovrebbe invece avere. Mobili color legnoIl color legno è quello più comune e usato in cucina.  Elettrodomestici chiari, come il bianco o il crema, sono quelli che si abbinano meglio alle sfumature del legno, soprattutto qualora sia legno più chiaro, donando alla nostra cucina un aspetto soft e delicato.Con l’acciaio invece le rifiniture del legno possono essere valorizzate, si perderà l’effetto delicato ma ne si guadagnerà in carattere, dando all’ambiente un aspetto molto più moderno. Se si vuole restare sul naturale, invece, l’abbinamento con elettrodomestici marroni donerà all’ambiente un aspetto quasi fiabesco e molto naturalista, soprattutto se deciderete di abbinare tende e accessori sul verde.SCOPRI I NOSTRI ELETTRODOMESTICI (316)
  • Isola con Piano Cottura e Lavello: pro, contro e valutazioniIsola con Piano Cottura e Lavello: pro, contro e valutazioni by Quareco 27 Giugno 2022 Quando si arreda casa, la cucina si rivela una delle zone più complicate da allestire. Dove posizionare il lavello? Quale tipo di sedie comprare? Come disporre la mobilia? In sostanza, come organizzare una cucina funzionale?Esistono molte opzioni diverse tra loro che si adattano ad ogni forma e tipo di cucina. Uno dei principali interrogativi relativi all’allestimento della cucina rimane se e dove posizionare un tavolo, una penisola o un piano per poter cucinare, mangiare, appoggiare comodamente cibo e utensili.Una soluzione sempre più in voga è l’isola per cucina. Questo elemento d’arredo permette di avere una cucina funzionale e pratica. Anche in questo caso ne esistono di vari tipi, di varie dimensioni e contenenti diversi elementi. Le isole più fornite sono complete di tutto l’occorrente per poter abbinare lavello e piano cottura, in modo da avere tutto ciò che ci serve a distanza ravvicinata. In questo articolo vedremo dunque quali sono le valutazioni, i pro e i contro di un’isola con piano cottura e lavello.Vantaggi di un’isola per cucina completaPartiamo subito col dire che nel trattare l’argomento nel presente articolo omettiamo l’aspetto estetico. Esso è infatti troppo soggettivo per sua natura: sta a te decidere insomma se un’isola da cucina sia un elemento raffinato e di arredo o meno. Per quanto riguarda le isole con piano cottura e lavello rileviamo subito alcuni evidenti vantaggi. Innanzitutto, offre la possibilità di avere una superficie disponibile comodamente disposta nel centro della cucina. Questo significa che si avrà sempre a disposizione un ripiano vicino su cui appoggiare pietanze, pentole, piatti e posate, non importa che si stia cucinando o disponendo il cibo in frigo. In secondo luogo, grazie alla disposizione intelligente delle sue componenti, è possibile lavare le pietanze nel lavello, tagliarle sul bancone centrale, e cucinarle sui fornelli. Senza muovere un passo. Il lavello posizionato vicino ai fornelli, insieme alla superficie libera che si trova di fronte, permette quindi di contenere tutte le operazioni che si svolgono in cucina in uno spazio estremamente ridotto.Svantaggi di un bancone con lavello e piano cotturaIl fatto di avere tutto ciò che ci serve mentre cuciniamo a portata di mano rappresenta sicuramente un vantaggio. Eppure, le isole con piano cottura presentano anche alcuni importanti svantaggi, che devono essere tenuti in considerazione durante l’allestimento della cucina. La logica alla base dell’isola è quella della funzionalità. Tuttavia, è fondamentale misurare bene le distanze e assicurarsi di avere abbastanza posto a disposizione. L’isola per cucina può rappresentare infatti un ingombro considerevole, ed è per questo necessario assicurarsi che non vada a rubare spazio alle altre componenti della cucina o al passaggio delle persone. Inoltre, il piano centrale avrà bisogno di alcune accortezze. Ad esempio, sarà necessario considerare l’installazione di illuminazione apposita per l’isola, come dei punti luce specifici per il bancone. Inoltre, si deve prestare molta attenzione a come scegliere il lavello e il piano cottura, in quanto devono essere adatti alle dimensioni della cucina e dell’isola stessa. È necessario poi progettare da zero l’impianto idraulico, elettrico, quello per il gas nel caso dei fornelli tradizionali, nonché sistemi di aerazione, cappe e molto altro. Questa procedura può far lievitare i costi di installazione e va quindi valutata con molta attenzione. SCOPRI I LAVELLI ELLECI (2)

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