Misure cappa cucina ad incasso e come calcolare le dimensioni
La cappa in cucina è un elemento di fondamentale importanza, poiché evita che si creino odori pesanti e umidità durante la preparazione dei cibi. Spesso viene scelta come elemento di design, per dare più carattere e personalità all’ambiente ma non sempre – per ragioni di spazio – è possibile sceglierne una a soffitto, perciò bisogna considerare una cappa ad incasso, cioè inserita nel pensile al di sopra del piano cottura.
Scopriamo quindi insieme quali sono le misure standard, come scegliere la cappa ad incasso perfetta per le nostre esigenze e quali dimensioni deve possedere per essere funzionale. Facciamo un quadro completo per aiutare nella selezione e per fornire indicazioni su come montare una cappa da incasso, un’operazione molto delicata e che deve essere condotta con precisione poiché ne va della sicurezza dell’intero ambiente.
Indice dei Contenuti
Misure cappa da cucina standard
Il primo step da compiere è conoscere le misure di una cappa da cucina standard, in modo da orientarsi nella scelta in base al reale spazio che abbiamo a disposizione nella nostra abitazione e anche al tipo di piano cottura che abbiamo scelto.
In Italia esistono leggi specifiche che regolano questi aspetti, al fine di garantire la massima sicurezza, trattandosi di ambienti in cui si ha a che fare con gas, fuoco o con corrente elettrica: si fa riferimento alla normativa UNI 7129-2015.
Scopriamo dunque che esistono misure minime e massime per stabilire l’altezza alla quale montare una cappa:
- altezza minima: 65 centimetri;
- altezza massima: 90 centimetri.
Come stabilire quindi dove posizionarla? La normativa ci dice che se si è in presenza di un piano cottura elettrico oppure a induzione, l’altezza consigliata è 65 cm. Se invece il piano di cottura è a gas, la cappa dovrà essere installata più in alto, dagli 80 centimetri ai 90, circa.
Per quanto riguarda invece la larghezza di una cappa ad incasso, anche in questo caso dobbiamo far riferimento alle dimensioni del piano cottura. La cappa, infatti, dovrà riuscire almeno a “coprire” metaforicamente tutta la superficie interessata, quindi – considerando delle misure standard – la larghezza potrà essere:
- da un minimo di 60 centimetri;
- ad un massimo di 120 centimetri.
Come scegliere la cappa delle giuste dimensioni:
Tenendo quindi conto delle misure standard appena indicate, facciamo chiarezza su come queste debbano indirizzarci verso la scelta della cappa delle giuste dimensioni.
L’altezza perfetta va attentamente calcolata, poiché la cappa deve riuscire ad aspirare correttamente tutti i fumi. Allo stesso tempo, non dovrà essere troppo vicina al piano cottura. Il motivo è presto spiegato e riguarda soprattutto i piani a gas: con questi ultimi, infatti, si raggiungono temperature molto elevate e i residui di olii e grassi presenti nei filtri della cappa rischierebbero di prendere fuoco, mettendo in pericolo di incendio l’intera struttura della cucina. Perciò è necessaria una maggior distanza tra i due punti.
Andare oltre i 90 cm è invece del tutto inutile, poiché i fumi e i vapori andrebbero dispersi prima di raggiungere i filtri.
Per quanto riguarda invece la larghezza, come dicevamo dipenderà dall’ampiezza del piano cottura, quindi se per esempio disponiamo di un piano cottura da 90 cm, la cappa potrà essere larga da 90 a 120 centimetri: non c’è infatti alcuna controindicazione rispetto ad una cappa più ampia rispetto ai fuochi sottostanti.
Infine, solitamente per ogni elettrodomestico si considera anche la profondità ma in questo caso le misure possono variare notevolmente. Indicativamente il principio è sempre quello di “emulare” il piano cottura ma se in profondità non dovesse essere possibile (avendo scelto per esempio un pensile slim), allora è buona regola scegliere una cappa ad incasso anche meno profonda purché con un motore più potente, quindi con una maggiore capacità filtrante.
Nelle prossime settimane parleremo dettagliatamente delle caratteristiche tecniche di cui tener conto per una scelta ad hoc, quindi continua a seguire il blog Quareco per ulteriori aggiornamenti.
Come montare la cappa ad incasso
Per concludere, ci viene spesso chiesto se montare una cappa ad incasso sia semplice e quindi se questo lavoro possa essere svolto in autonomia. Una persona con una buona manualità e un po’ di dimestichezza con i fili elettrici può certamente riuscirci, però è bene considerare che stiamo parlando di un elemento della cucina che svolge un ruolo molto importante e come tale merita un’installazione effettuata davvero a regola d’arte.
I fattori in ballo sono molti: dal collegamento all’impianto elettrico, a quello con il tubo di areazione che porta i fumi fuori dall’abitazione (nei modelli che prevedono questo tipo di supporto per lo scarico delle sostanze prodotte durante la preparazione dei cibi).
In particolare, quest’ultimo aspetto va seguito da personale specializzato, cioè un elettricista oppure un tecnico appartenente ad un centro di assistenza ufficiale della marca scelta. Tendenzialmente, sconsigliamo il fai da te perché si tratta di un accessorio della cucina che ha a che vedere con la reale sicurezza delle persone.
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