Il lavello è uno degli elementi più importanti all’interno di una cucina, infatti oltre ad essere funzionale deve risultare esteticamente gradevole e
soprattutto resistente. Una delle soluzioni migliori sul mercato sono i modelli in resina, in grado di offrire un ottimo rapporto qualità-prezzo e diversi vantaggi. Vediamo come scegliere il lavello in resina per la cucina, analizzando le caratteristiche di ogni opzione disponibile.
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Opinioni lavello in resina: pregi e difetti
Tra i materiali più gettonati per il lavello della cucina c’è la resina, una soluzione davvero pratica per questo tipo di struttura. La resina, infatti, è in grado di resistere agli sbalzi termici, quindi non risente eccessivamente delle alte temperature, ad esempio quando si getta via l’acqua bollente usata per cucinare.
Inoltre i lavelli in resina per la cucina sono piuttosto robusti, con un’eccellente resistenza ai graffi. Si tratta di un aspetto davvero importante, per evitare di danneggiare inavvertitamente questo supporto. Sicuramente il materiale non gradisce troppo le macchie, tuttavia è davvero facile da pulire e non richiede una manutenzione particolare.
Da non sottovalutare è l’assenza di problemi come l’ossidazione, senza contare che la resina non è soggetta alla variazione cromatica, in quanto mantiene il suo aspetto anche dopo molti anni. Il vantaggio più apprezzato è senza dubbio l’ottimo rapporto qualità-prezzo, infatti rispetto ad altre soluzioni come i lavelli in ceramica è di gran lunga più economico.
Allo stesso tempo è possibile scegliere tra un’ampia gamma di colori diversi, un modo interessante con il quale personalizzare la propria cucina in maniera originale e unica. La resina è anche un materiale sicuro e igienico, poiché le materie prime non sono tossiche, quindi si può usare il lavello per lavare gli alimenti senza pericoli di contaminazione.
Come scegliere un lavello per la cucina in resina
La scelta del lavello per cucina da incasso in resina per la cucina richiede una decisione accurata, considerando per l’acquisto del prodotto giusto alcuni aspetti fondamentali. I modelli a disposizione sono davvero tanti, dunque è indispensabile analizzare le proprie esigenze e una serie di fattori, come la composizione del materiale, la forma e il numero di vasche. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Composizione del materiale
I lavelli di resina non sono tutti uguali, infatti ogni modello è realizzato con una composizione differente di varie materie prime. In base a questa caratteristica la struttura può offrire proprietà diverse, inoltre può vantare un design più o meno moderno e accattivante. Una delle opzioni più popolari e ricercate è il granitek, un materiale composito formato da granito naturale e una resina acrilica.
Questa miscela assicura un’elevata resistenza alle alte temperatura, una protezione eccellente contro gli urti e i graffi, oltre a una superficie veramente semplice da pulire. Il look richiama quello della pietra naturale, quindi è possibile acquistare un lavello di altissima qualità a un prezzo piuttosto contenuto, un’opzione ideale per chi non vuole spendere troppo.
Ad esempio è possibile scegliere il lavello da incasso in granitek, una struttura molto richiesta disponibile in varie colorazioni, tra cui bianco titano, nero, avena e antracite. In alternativa ci sono i modelli in fragranite, del tutto simili al granitek sebbene siano meno resistenti e con un design leggermente sottotono, oppure altri tipi in vetroresina o composti di origine sintetica.
Forma e numero delle vasche
Uno degli aspetti cruciali nella scelta del lavello per la cucina in resina è la forma. Innanzitutto è necessario decidere se acquistare un modello a una o due vasche, in base allo spazio a disposizione e al numero delle persone che vivono all’interno dell’abitazione. Per un single o una coppia andrà bene anche un lavello unico, altrimenti per una famiglia è indispensabile propendere per un lavello a due vasche.
Quest’ultima risulta più pratica e funzionale, in quanto consente di lavare i piatti e pulire la verdura allo stesso tempo, oppure lasciare le stoviglie in ammollo senza costringere a lavarle immediatamente. Naturalmente bisogna dare un’occhiata anche alla configurazione interna, per vedere se sono presenti fori di grandezza adeguata e l’uscita di emergenza, che evita il riempimento eccessivo della vasca.
Alcune persone scelgono di rinunciare al gocciolatoio, tuttavia è una superficie d’appoggio molto utile, quindi bisogna pensare bene a quale soluzione adottare. Anche la profondità deve essere analizzata con attenzione, comunque di norma è meglio optare per un modello il più profondo possibile. La forma può essere rettangolare, quadrata o arrotondata, una decisione da prendere in base ai propri gusti personali.
Quanto costa un lavello in resina per la cucina
Il costo del lavello in resina dipende da varie caratteristiche, infatti a seconda della forma, del numero di vasche, della composizione del materiale e del design la spesa da affrontare sarà differente. In linea di massima queste strutture sono più economiche rispetto ai lavelli interamente in pietra naturale, oppure a quelli ceramica, mentre risultano più costosi dei modelli in acciaio inox.
In media, il prezzo di un lavello in resina per la cucina può andare da un minimo di 100 euro fino a un massimo di 250 euro circa. Tra le opzioni più economiche ci sono quelli completamente realizzati in resina, mentre i lavelli in Granitek o in Fragranite presentano un costo più alto, ma offrono anche prestazioni migliori, una durata più lunga e un design decisamente più accattivante e moderno.