Depuratore d’acqua a uso domestico: vantaggi e svantaggi dei sistemi filtranti domestici
Stai valutando l’acquisto di un depuratore d’acqua? Prima di concludere un eventuale accordo, ti invitiamo a conoscere meglio i sistemi filtranti attualmente a disposizione sul mercato e a soppesare i pro e i contro di ogni opzione
Depuratore d’acqua, ecco quando installarlo
Gli esami di laboratorio confermano che l’acqua del rubinetto è idonea al consumo alimentare, in quanto ricca di minerali e povera di sostanze tossiche per l’organismo.
Allora perché dovresti acquistare o richiedere in comodato d’uso un sistema di depurazione domestico?
Il motivo è semplice: i risultati delle analisi fanno riferimento al flusso della rete comunale. Immediatamente dopo l’ingresso nelle tubature di un’unità immobiliare, la purezza del liquido in uscita dipende dalle condizioni dei condotti e dei dispositivi all’utenza.
Incrostazioni interne, avarie, interferenze con altri impianti, proliferazioni batteriche ed eventuale rilascio di metalli condizionano in modo significativo la qualità del fluido.
Se l’impianto idraulico di casa tua è datato, l’adozione di un dispositivo filtrante (ad esempio, uno dei miscelatori dell’azienda Elleci) è la soluzione ideale per te.
Lo stesso discorso vale se non sopporti l’odore del cloro o per valori particolarmente elevati relativi alla durezza dell’acqua. A lungo andare, gli accumuli di calcare potrebbero danneggiare tubi, rubinetti, elettrodomestici e perfino l’impianto di riscaldamento.
Tipologie di sistemi filtranti per i depuratori e loro vantaggi
Attualmente, puoi scegliere tra vari tipi di dispositivi per purificare l’acqua, a prezzi accessibili e in grado di soddisfare ogni esigenza. Ecco i 3 sistemi al momento in circolazione, basati su altrettanti principi di funzionamento:
- micro-filtrazione
- ultra-filtrazione
- osmosi inversa.
Il primo è il più economico: la sua finalità è quella di contrastare l’odore e il sapore del cloro e, allo stesso tempo, trattenere sabbia e residui di sporcizia visibili a occhio nudo.
Per raggiungere l’obiettivo vengono utilizzati dei filtri con carboni attivi, all’interno di caraffe o miscelatori, che dovrete cambiare almeno 1 volta al mese.
La seconda opzione, invece, prevede l’impiego di una membrana semi-permeabile. Quest’ultima separa dal fluido le impurità e trattiene particelle di diametro pari o superiore ai 0.01 μm, quindi anche batteri e virus, per un liquido microbiologicamente sicuro. Anche in tal caso, dovrai provvedere alla periodica sostituzione del filtro.
Quanto all’impianto a osmosi inversa, garantisce una purificazione ancora più accurata rispetto agli altri due. Molti modelli permettono di ottenere, oltre all’acqua liscia e fredda, anche quella frizzante direttamente dal rubinetto oer tutti coloro che amano le bollicine.
Sistemi filtranti e depuratori d’acqua, i limiti
Gli svantaggi dei dispositivi di filtrazione dipendono non solo dalla qualità dei prodotti, ma anche dal loro corretto impiego. Al fine di evitare proliferazioni microbiche, attieniti scrupolosamente alle istruzioni previste per il cambio del filtro:
- rimani entro le tempistiche indicate
- utilizza ricambi originali
- non saltare gli interventi di manutenzione preventiva
- se necessario, chiama il tuo idraulico di fiducia.
In caso di problemi o dubbi relativi al funzionamento, rivolgiti al rivenditore di riferimento o direttamente al produttore: generalmente, le migliori aziende del settore hanno un customer service efficiente e attivo durante i giorni lavorativi.
Nel più breve tempo possibile, ti metteranno in contatto con un loro incaricato, in grado di fornire la soluzione più adatta per il tuo impianto di depurazione domestico.